Qui da noi . . . è

FESTA SUPER ! ! !

 

Suona la sveglia…“Forza! In piedi! Dobbiamo andare alla Super Festa!!!” con questa frase si sono svegliati tutti gli Araldini di Puglia.

Chi con pullman, chi con automobili, tutti ci siamo incontrati al palazzetto di Sammichele di Bari.

Tutto è iniziato con una calorosa accoglienza: gustosi dolci e bevande in abbondanza a cui hanno provveduto le Fraternità di Bisceglie,Giovinazzo e Bari. Dopo pochi minuti tutto era già stato divorato. . .

Abbiamo poi preso posto sulle gradinate del palazzetto e lì tra canti, balli e bans è cominciata la nostra festa.
 

Dopo la liturgia di benvenuto, ci siamo incamminati per le vie di Sammichele gridando slogan, cantando e ballando, tutti insieme.

 

Giunti sulla piazza centrale del paese siamo entrati nella Chiesa Madre dove si è celebrata la S. Messa presieduta dal Padre provinciale dei Frati Cappuccini, Francesco Neri.

Fra Francesco Neri, nell'omelia, ci ha raccontato una storia per aiutarci a riflettere.

“Si narra che tanto tempo fa, su una collina stavano tre alberi, tutti e tre molto giovani. Ognuno di essi aveva un desiderio: il primo avrebbe voluto diventare uno scrigno fabbricato per contenere il più prezioso tesoro. Il secondo albero desiderava diventare una nave che avrebbe trasportato il più potente re. Il terzo, invece, sognava di crescere e diventare alto, cosichè la gente per guardarlo avrebbe dovuto alzare gli occhi al cielo.

Dio decise di esaudire i loro desideri.

Infatti, quando i tre alberi divennero maturi, dei taglia-legna andarono a tagliare il primo albero.

Da esso ricavarono una mangiatoia che venne comprata da un contadino. L'albero pensò che il suo sogno non si fosse avverato. Una notte, però, giunse una coppia di sposi; si ripararono nella capanna in cui c'era quella mangiatoia, e lì la donna partorì suo figlio. Lo posarono sul suo legno, e da allora l'albero capì che il tesoro più grande del mondo era proprio quel bambino.

In seguito, anche il secondo albero venne tagliato, e venne utilizzato per costruire una barca di pescatori, e anche questo secondo albero era convinto che il suo sogno non si sarebbe più avverato. Una notte, quella barca ospitò un uomo di nome Gesù, che si trovava insieme ai suoi compagni; la barca si trovava in balia di una tempesta, e quell'uomo riuscì a riportare le acque in quiete. Allora anche il secondo albero si rese conto di aver realizzati il suo sogno, aveva trasportato il re più potente del mondo: Gesù.

Fu la volta del terzo albero. Fu tagliato e da esso ricavarono delle assi che per un certo periodo di tempo furono dimenticate.

Ma un giorno alcuni soldati presero quelle assi di legno e da esse ne ricavarono una croce.

Su di essa inchiodarono un Uomo e la croce fu poi sollevata.

Quando spirò, l'uomo fu portato in un sepolcro.

Passarono tre giorni e tre notti, e la mattina del terzo giorno una notizia portò grande gioia fra il popolo: l'uomo che era stato crocifisso era Risorto!

A quel punto, il terzo albero capì che anche il suo sogno si era avverato:

ogni qualvolta la gente l'avrebbe guardato avrebbe pensato al Cielo.”

A conclusione della Celebrazione Eucaristica siamo ritornati al palazzetto per consumare il pranzo a sacco.

Sparsi nei diversi angoli abbiamo condiviso ciò che i genitori ci avevano preparato negli zainetti, anche questo è stato un momento di allegria e di occasione per fare nuove conoscenze.

Dopo pranzo sono cominciati i giochi!!!

Ci siamo divisi in squadre e con i rispettivi animatori ci siamo tanto divertiti.

Abbiamo fatto il gioco dell'INNO, il gioco del COCCODRILLO, il gioco di ABILITA' e il gioco dei SACCHI.

 Ci siamo divertiti… un sacco!!!

Abbiamo assistito al momento della proclamazione della squadra vincitrice: la squadra VERDE CHIARO !!!

Ultima nel programma è stata “la liturgia dell'arrivederci” guidata da Padre Salvatore, dove abbiamo ringraziato il Signore per averci donato di trascorrere insieme e nella gioia ancora un'altra giornata e … con tristezza, ci siamo dovuti salutare per fare ritorno alle nostre casette!!!

BYE  BYE ! !

Chiara e Roberta

Araldine di Bisceglie