Ci sono 2986 messaggi in 299 pagina/e
19/05/2010 14:48:29 |
Voto: |
Santa Maria, serva del mondo, che subito dopo esserti dichiarata an-cella di Dio sei corsa a farti ancella di Elisabetta, conferisci ai nostri passi la fretta premurosa con cui tu raggiungesti la città di Giuda, simbolo di quel mondo di fronte al quale la Chiesa è chiamata a cin-gersi il grembiule. Restituisci cadenze di gratuità al nostro servizio così spesso contaminato dalle scorie dell'asservimento. E fa' che le ombre del potere non si allunghino mai sui nostri offertori.
Tu che hai sperimentato le tribolazioni dei poveri, aiutaci a mettere a loro disposizione la nostra vita, con i gesti discreti del silenzio e non con gli spot pubblicitari del protagonismo. Rendici consapevoli che, sotto le mentite spoglie degli affati***i e degli oppressi, si nasconde il Re. Apri il nostro cuore alle sofferenze dei fratelli. E perché possiamo essere pronti a intuirne le necessità , donaci occhi gonfi di tenerezza e di speranza.
Gli occhi che avesti tu, quel giorno. A Cana di Galilea.
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don tonino bello
| IP:93.43.131.153 | http:// |
18/05/2010 21:57:59 |
Voto: |
... Vedere il giro d 'Italia è stata
un'emozione immensa, tante biciclette un vento, un soffio. Un'altra giornata è trascorsa, lavorando ma ora sola con i miei pensieri, solo la musica di Dio,
una calma e una quiete nell'animo scende lantamente. Nessun pensiero, solo una grande gioia, pregare e cantare.
Grazie Dio per tutto ciò che mi dai da vivere |
nn
| IP:79.5.95.176 | http:// |
18/05/2010 14:48:02 |
Voto: |
Santa Maria, donna obbediente, tu sai bene che il volto di Dio, finché cammineremo quaggiù, possiamo solo trovarlo nelle numerose me-diazioni dei volti umani, e che le sue parole ci giungono solo nei ri-verberi poveri dei nostri vocabolari terreni. Donaci, perciò, gli occhi della fede perché la nostra obbedienza si storicizzi nel quotidiano, dia-logando con gli interlocutori effimeri che egli ha scelto come segno della sua sempiterna volontà.
Ma preservaci anche dagli appagamenti facili e dalle acquiescenze comode sui gradini intermedi che ci impediscono di risalire fino a te. Non è raro, infatti, che gli istinti idolatrici, non ancora spenti nel no-stro cuore, ci facciano scambiare per obbedienza evangelica ciò che è solo cortigianeria, e per raffinata virtù ciò che è solo squallido torna-conto.
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don tonino bello
| IP:93.43.164.148 | http:// |
18/05/2010 14:45:12 |
Voto: |
In attesa che l’amico torni…
Tu non sai cosa sia la notte
sulla montagna
essere soli come la luna;
nè come sia dolce il colloquio
e l’attesa di qualcuno
mentre il vento appena vibra
alla porta socchiusa della cella.
Tu non sai cosa sia il silenzio
nè la gioia dell’usignolo
che canta, da solo nella notte;
quanto beata è la gratuità,
il non appartenersi
ed essere solo
ed essere di tutti
e nessuno lo sa o ti crede.
Tu non sai
come spunta una gemma
a primavera, e come un fiore
parla a un altro fiore
e come un sospiro
è udito dalle stelle.
E poi ancora il silenzio
e la vertigine dei pensieri,
e poi nessun pensiero
nella lunga notte,
ma solo gioia
pienezza di gioia
d’abbracciare la terra intera;
e di pregare e cantare
ma dentro, in silenzio.
Tu non sai questa voglia
di danzare
solo nella notte
dentro la chiesa,
tua nave sul mare.
E la quiete dell’anima
e la discesa nelle profondità,
e sentirti morire
di gioia
nella notte.
( David Maria Turoldo )
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un'amica......
| IP:93.43.164.148 | http:// |
17/05/2010 13:52:35 |
Voto: |
Santa Maria, donna del silenzio, raccontaci dei tuoi appuntamenti con Dio. In quali campagne ti recavi nei meriggi di primavera, lontano dal frastuono di Nazareth per udire la sua voce? In quali fenditure della roccia ti nascondevi adolescente, perché l'incontro con lui non venisse profanato dalla violenza degli umani rumori? Su quali terrazzi di Gali-lea, allagati dal plenilunio, nutrivi le tue veglie di notturne salmodie, mentre il gracidare delle rane, laggiù nella piana degli ulivi, era l'unica colonna sonora ai tuoi pensieri di castità ?
Che discorsi facevi, presso la fontana del villaggio, con le tue compa-gne di gioventù? Che cosa trasmettevi a Giuseppe quando al crepu-scolo, prendendoti per mano, usciva con te verso i declivi di Esdrelon o ti conduceva al lago di Tiberiade nelle giornate di sole? Il mistero che nascondevi nel grembo glielo confidasti con parole o con lacrime dà felicità ? Oltre allo Shemà h Israel e alla monotonia della pioggia nelle grondaie, di quali altre voci risonava la bottega del falegname nelle sere d'inverno? Al di là dello scrigno del cuore, avevi anche un registro segreto a cui consegnavi le parole di Gesù? Che cosa vi siete detti, per trent'anni, attorno a quel desco di povera gente?
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don tonino bello
| IP:93.43.145.108 | http:// |
17/05/2010 10:05:10 |
Voto: |
Come cittadini, i missionari dovevano accettare di inserirsi in attività produttive per vivere del proprio lavoro; fuori dalle ore di lavoro, dovevano ritrovarsi come cristiani per comunicare la propria fede, pregare, vivere l'eucaristia, condividere la parola di Dio, perché nessuno si libera da solo, nessuno libera un altro, ma ci si libera in "comunione" con gli altri!
[PADRE FRANCESCO MONTICCHIO,Dalla parte degli ultimi.Padre Prosperino in Mozambico,Silvio Zamborani Editore] |
lena
| IP:79.52.75.251 | http:// |
16/05/2010 17:13:12 |
Voto: |
Santa Maria, donna del vino nuovo, fautrice così impaziente del cam-bio, che a Cana di Galilea provocasti anzitempo il più grandioso eso-do della storia, obbligando Gesù alle prove generali della Pasqua defi-nitiva, tu resti per noi il simbolo imperituro della giovinezza.
Perché è proprio dei giovani percepire l'usura dei moduli che non reg-gono più, e invocare rinascite che si ottengono solo con radicali rove-sciamenti di fronte, e non con impercettibili restauri di laboratorio.
Liberaci, ti preghiamo, dagli appagamenti facili. Dalle piccole conver-sioni sottocosto. Dai rattoppi di comodo.
Preservaci dalle false sicurezze del recinto, dalla noia della ripetitività rituale, dalla fiducia incondizionata negli schemi, dall'uso idolatrico della tradizione.
Quando ci coglie il sospetto che il vino nuovo rompa gli otri vecchi, donaci l'avvedutezza di sostituire i contenitori. Quando prevale in noi il fascino dello «status quo», rendici tanto risoluti da abbandonare gli accampamenti. Se accusiamo cadute di tensione, accendi nel nostro cuore il coraggio dei passi. E facci comprendere che la chiusura alla novità dello Spirito e l'adattamento agli orizzonti dai bassi profili ci offrono solo la malinconia della senescenza precoce.
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don tonino bello
| IP:93.43.165.141 | http:// |
16/05/2010 10:33:45 |
Voto: |
Francesco, uomo evangelico, non si disimpegnava mai dal praticare il bene.
Anzi, come gli spiriti angelici sulla scala di Giacobbe, o saliva verso Dio o discendeva verso il prossimo.
Il tempo a lui concesso per guadagnare meriti, aveva imparato a suddividerlo con grande accortezza:
parte ne spendeva nelle fatiche apostoliche per il suo prossimo,
parte ne dedicava alla tranquillità e alle estasi della contemplazione.
[SAN BONAVENTURA,Legenda major,FF 1222]
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...lena
| IP:79.52.75.251 | http:// |
16/05/2010 08:15:59 |
Voto: |
Carissimi, pace e bene.
Vi voglio presentare quello che circola in questi giorni dalle nostre parti.
"CREAZIONE 2010
Dio creò l’asino e disse:
- Obbedirai all’uomo, caricherai i suoi bagagli pesanti sulla groppa e vivrai 30 anni. Sarai asino.
L’asino si rivolse a Dio e disse:
- Signore: essere asino, obbedire all’uomo, caricare pesi sulla groppa e vivere 30 anni? È molto Signore: me ne bastano solo dieci.
Dio creò il cane e disse:
- Mangerai l’osso che ti getteranno a terra, guarderai la casa del tuo padrone e vivrai 20 anni. Sarai cane.
Il cane rivolgendosi a Dio gli disse:
- Signore: guardare la casa dell’uomo, mangiare i resti che mi getterà a terra e vivere 20 anni? È molto Signore me ne bastano dieci.
Dio creò la scimmia e disse:
- Salterai di ramo in ramo, farai buffonate e vivrai 30 anni, sarai scimmia.
La scimmia rivolgendosi a Dio, gli disse:
- Signore: saltare di ramo in ramo, fare buffonate e vivere 30 anni? È molto Signore: me ne bastano venti.
Alla fine Dio creò l’uomo e disse:
- Sarai il re degli animali, dominerai il mondo, sarai intelligente e vivrai 30 anni.
L’uomo rivolgendosi a Dio gli disse:
- Signore: essere il re degli animali, dominare il mondo, essere intelligente e vivere 30 anni? È molto poco, Signore: Concedimi Signore i 20 anni che l’asino non ha voluto, i dieci che il cane ha rinunziato e i dieci cha la scimmia ha negato. Per lo meno vivere 70 anni….
E Dio glieli concesse.
Fino ai 30 anni l’uomo vive la vita che Dio gli don: è uomo.
Dai 30 ai 50 anni, l’uomo carica i pesi sulle spalle che la famiglia gli dà. È asino.
Dai 50 ai 60 anni, stanco, si prende cura della casa. È cane.
Dai 60 ai 70 anni, passa a vivere qui e lì , nelle case di un figlio o l’altro e si intrattiene con i nipotini. È scimmia.
Questa è la realtà della vita!
Che vale il denaro, l’orgoglio e la vanità se tutti noi passeremo per queste fasi……….?
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Padre Fortunato
| Mozambico IP:196.28.237.112 | http:// |
15/05/2010 20:21:53 |
Voto: |
Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica. Facci riscoprire la gioia antica di fermarci sul sagrato della chiesa, e conver-sare con gli amici senza guardare l'orologio. Frena le nostre sfibranti tabelle di marcia. Tienici lontani dall'agitazione di chi è in lotta pe-renne col tempo. Liberaci dall'affanno delle cose. Persuadici che fer-marsi sotto la tenda, per ripensare la rotta, vale molto di più che copri-re logoranti percorsi senza traguardo. Ma, soprattutto, facci capire che se il segreto del riposo fisico sta nelle pause settimanali o nelle ferie annuali che ci concediamo, il segreto della pace interiore sta nel saper perdere tempo con Dio. Lui ne perde tanto con noi. E anche tu ne per-di tanto.
Perciò, anche se facciamo tardi, attendici sempre la sera, sull'uscio di casa, al termine del nostro andare dissennato.
E se non troviamo altri guanciali per poggiare il capo, offrici la tua spalla su cui placare la nostra stanchezza, e dormire finalmente tran-quilli.
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don tonino bello
| IP:93.43.140.22 | http:// |
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