GENITORI E FIGLI
PREPARANO E CELEBRANO
IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

23.03.2012

IL RITIRO A CASTEL DEL MONTE

Salve a tutti! Mi chiamo Alessandra e sono una delle catechiste che insieme a Nicla, Grazia, Sabrina, Cinzia e Graziana, quest’anno hanno accompagnato i bambini della Prima Confessione. Per la verità sono una “novellina”, perché questo per me è stato il primo anno di esperienza come catechista.

Tutto è cominciato quasi per caso (ma, come si sa, nelle cose di Dio niente è per caso..) il giorno in cui Fra Fra mi ha chiesto se fossi disposta a dedicare un po’ del mio tempo all’educazione dei bambini del catechismo.

Fra Fra: «Ciao Alessandra! ti andrebbe di insegnare catechismo ai bambini?»
Alessandra: «Io, padre Francesco?!? Ma ne è proprio sicuro?!? Non so se sono all’altezza di questo compito! Come faccio, io non ho esperienza con i bambini, non ho figli e nelle mie esperienze lavorative ho avuto a che fare con tutt’altro genere di persone, ma mai con i bambini… E poi, che cosa ho da dare io a loro.. non saprei…».

Ma nonostante le mie insicurezze decisi di accettare di buon grado l’incarico, perché quando il Signore chiama a lavorare nella sua vigna è solo un grande onore, un impegno che merita di essere accettato con gioia e che il Signore, a suo tempo ed a suo modo, provvederà senz’altro a ripagare. E in effetti la ricompensa non tardò ad arrivare. Confesso, infatti, che il periodo trascorso con i bambini del catechismo è stato uno dei più sereni e gratificanti della mia vita.

Ho scoperto, con mia grande sorpresa, che tutte le mie preoccupazioni erano vane, perché non ero io che dovevo dare chissà quali grandi insegnamenti ai bambini, ma erano loro che avrebbero dato a me delle grandi gioie. Come dimenticare, ad esempio, la giornata trascorsa insieme ai bambini in occasione del ritiro per la Prima Confessione!

Abbiamo cantato e pregato insieme, giocato e corso nei prati, visitato luoghi e raccontato storie, mangiato e lavorato insieme, scherzato e riso di cuore, e i momenti più belli erano sempre quelli in cui i bambini esprimevano i loro pensieri, le loro idee sempre strepitose, o ti abbracciavano sorridendo, o ti regalavano i fiori appena colti per te.

E come dimenticare, poi, la giornata in cui i bambini hanno ricevuto il Sacramento della Prima Confessione? Ricordo che bambini sono arrivati di buonora in chiesa accompagnati dai loro genitori, tutti impettiti nei loro vestitini nuovi, ma soprattutto tutti emozionati e trepidanti per il Sacramento che avrebbero ricevuto di lì a poco. Accompagnarli  con i canti e le preghiere durante la cerimonia, vedere i loro visini colmi di emozione mentre, guidati all’altare da mamma e papà, si avvicinavano all’inginocchiatoio per ricevere il Sacramento, è stato uno dei momenti più commoventi di tutto l’anno trascorso insieme!

La gioia, la spensieratezza e l’innocenza dei cuori di questi bambini, che ho potuto conoscere grazie all’esperienza del catechismo, sono stati per me la ricompensa più grande che io potessi mai sperare di ricevere e di cui porterò sempre il ricordo nel cuore!
Grazie Padre Francesco! Grazie bambini! Grazie Signore!

Ah, dimenticavo! Proprio io che all’inizio dell’incarico da catechista mi dispiacevo di non avere esperienza con i bambini, ora sono incinta ed aspetto un maschietto: ecco l’altro grande dono di cui il Signore mi ha voluta colmare!

Alessandra Castronuovo

***

LA CELEBRAZIONE DELLA PRIMA CONFESSIONE

Quando eravate ancora molto piccoli i vostri genitori vi hanno portato in chiesa al fonte battesimale per farvi diventare figlio di Dio e fratello di Gesù Cristo.
Al momento del Battesimo avete  ricevuto una veste bianca voleva significare che siete stati rivestiti di Cristo.

L’acqua è il segno della vita, l’acqua purifica.
La candela è stata accesa dal vostro papà ed  è segno della luce di Cristo che riceviamo per essere anche noi “luce del mondo”. L’olio del battesimo è il segno della forza della fede che ci dona Cristo per essere protetti dal male e per renderci capaci di scelte coraggiose.

Carissimi, nel giorno del vostro Battesimo Dio ha cancellato il peccato originale, vi ha fatto suoi figli e vi ha accolti nella grande famiglia della Chiesa. Ringraziamolo perciò di questo grande dono.

Quando siamo nati siamo stati accolti in una famiglia che ci ha dato tutto: l'amore, la gioia, la tenerezza, l'accoglienza. É bello vivere in una famiglia dove ci si sente amati e protetti. Grazie, grazie, o Padre, del tuo amore.

Ma tu, o Padre, ci hai accolti anche nella tua famiglia, la Chiesa, ci hai fatto il dono più bello e più grande, quello di essere tuoi figli e fratelli di Gesù, il nostro Salvatore. Grazie, grazie, o Padre, del tuo amore.

Ci hai amati di un amore grande grande e ci vuoi bene. Questo ci riempie il cuore di una grande gioia e perciò ti diciamo: grazie, grazie, o Padre, del tuo amore.

Gesù disse: "Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.

Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.

Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.

Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse:

Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò:

Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.

Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi.

Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

I genitori accompagnano i loro figli dal sacerdote per la confessione individuale e si fermano in preghiera.

Perciò facciamo l'esame di coscienza per ricordare i peccati che ci hanno allontanato da Dio. Gesù è vicino a noi. Egli vede il nostro cuore, conosce tutto di noi e non possiamo nascondergli niente.

Carissimi ragazzi, ragazze e genitori, oggi ci troviamo insieme per chiedere perdono a Dio dei nostri peccati e affidarci alla sua misericordia.

Dio è disposto a perdonarci ma occorre che prima noi riconosciamo i  nostri peccati, gli chiediamo perdono e facciamo il fermo proposito di evitare di dispiacerlo ancora.

Non abbiamo rispettato le persone, specialmente i più deboli e indifesi, non abbiamo aiutato chi aveva bisogno.

Qualunque cosa il nostro cuore ci rimproveri, abbiamo fiducia: Dio è più grande del nostro cuore, conosce ogni cosa e ci vuole bene. Chiediamogli con umiltà il perdono dei nostri peccati.

O Signore, tu sei un Padre che perdona, ci vuoi bene anche quando noi ci allontaniamo da te. Sei un papà che ci aspetta sulla porta di casa, sperando di vederci tornare. Per questo ora noi vogliamo chiederti scusa per i nostri peccati e domandare il tuo perdono.

Abbiamo disobbedito ai genitori, non abbiamo ascoltato i loro consigli e ricambiato il loro amore, in famiglia non è sempre facile andare d'accordo e volersi bene.

Non sempre ci siamo impegnati a casa e a scuola, non siamo stati pronti ad aiutare i nostri genitori, fratelli e compagni.

Non sempre siamo stati sinceri e non abbiamo mantenuto le nostre promesse.

Non sempre ci siamo ricordati di ringraziare Dio e di pregarlo durante la giornata.

Dopo la confessione i bambini vanno davanti all’altare della Madonna per l'atto penitanziale indicato dal sacerdote. Poi tornano al loro posto insieme ai genitori.

Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.

Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.

Dio, Padre buono, conceda il suo perdono a voi, che oggi chiedete di celebrare per la prima volta il Sacramento della Penitenza: abiti sempre nei vostri cuori, vi faccia sentire la forza del suo amore e la gioia del perdono ritrovato.

Signore Gesù, oggi come nel giorno del Battesimo, portiamo a te i nostri figli che per la prima volta celebrano il sacramento del perdono del Padre. Tu hai accolto con tenerezza e amore i peccatori che incontravi, manifestando così la predilezione del Padre per gli ultimi e gli esclusi.

Accogli i  nostri figli e dona loro la forza del tuo Spirito, perché la limpida gioia di questo primo incontro con la misericordia del Padre si trasformi in impegno di accoglienza e di pace verso tutti.

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Ringraziamo insieme il Padre per la sua infinita tenerezza.

Bambini siete tornati ad avere la veste candida del Battesimo e l'immagine del nostro Salvatore Gesù è tornata a splendere nella vostra anima, lo si legge anche nella gioia del volto.

Grazie o Padre, con riconoscenza infinita ti diciamo il nostro grazie.

Anche quando sbagliamo non ci abbandoni, ma vieni in cerca di noi e, con  amore, ci carichi sulle tue spalle e ci porti a casa per la grande festa

I bambini accompagnati dai genitori si avvicinano al fonte battesimale e dopo il segno di croce si accomodano intorno all’altare

Dio nostro Padre, il nostro grazie te lo diciamo con Gesù che ci chiede di impegnarci per creare un mondo più bello e armonioso, nelle nostre case e famiglie, a scuola e quando stiamo con gli altri, nel gioco e a catechismo.

Vieni, Gesù, risorgi in noi e sia la nostra vita il gioioso ringraziamento a te.

Ti diciamo il nostro grazie anche con Maria, la nostra mamma celeste che ci insegna ad andare incontro a Gesù.

Vieni, Maria, resta sempre con noi e portaci a Gesù.