64° CONVEGNO NAZIONALE GI.FRA. + AGORA' DEI GIOVANI

LORETO 2007

Anche la Gi.Fra di Giovinazzo ha vissuto l'indimenticabile esperienza di Loreto, che certamente lascerà il segno in ognuno di noi. Già durante il viaggio era palese sui nostri volti tutta la gioia e anche l'emozione per i giorni che ci aspettavano. Il tema del convegno è stato l'affettività che, noi giovani francescani d'Italia, abbiamo molto apprezzato, anche per le ricche e coinvolgenti testimonianze di giovani coppie sposate. Si è discusso molto sul matrimonio e penso sia stato confortante, per tutti, constatare che anche ai giorni nostri è possibile condurre con serenità la vita matrimoniale.

Da dove incominciare?Arrivati al Palasport di Loreto ci sembrava ancora un sogno che dopo pochi giorni Io, Rosa, Claudio, Michele e Mauro avremmo partecipato all'Agorà dei giovani italiani. Aspettavamo da tanto questo momento e finalmente era a pochi passi da noi. E' stato molto bello condividere il nostro entusiasmo con le altre fraternità, e capire che tutti eravamo spinti da una stessa motivazione: quella di incontrare il Santo Padre.

Che dire? Certo per chi non avesse avuto spirito d'adattamento, la vita lì sarebbe stata difficile. Invece, noi gifrini di Giovinazzo abbiamo apprezzato, appunto, questa strana situazione. E' stata una curiosa novità dormire all'aperto con qualche ospite indesiderato, come una piccola rana. La veglia con il Papa ha rappresentato il momento più significativo perché ci ha fatto riflettere sulle piccole cose di ogni giorno, che per molti giovani possono sembrare scontate. Due ragazzi di Bari hanno parlato della loro città, il quartiere San Paolo, come terra di morti e di bambini abbandonati, realtà molto vicina alla nostra. Una ragazza ha raccontato di Genova, quartiere di Begado, vandali e bullismo, ha spiegato che non è facile parlare di Dio con giovani che vedono la chiesa solo come “giudice” e ha lanciato una domanda pesante :” Santità, in questo silenzio dov'è Dio?”. Il Papa, quindi, ci ha spronati, ci ha esortati a cambiare il Mondo nel nome di Gesù, a scegliere la via dell'umiltà, e noi abbiamo risposto con entusiasmo e speranza in un futuro migliore.

Per concludere, le televisioni sono riuscite a trasmettere gran parte dell'incontro con il Santo Padre, ma viverlo in prima persona è stata tutt'altra cosa. Infatti, è dispiaciuto, un po', a noi partecipanti non aver potuto condividere questa entusiasmante esperienza con l'intera fraternità. Ci vediamo a Sydney!!!!

Angela Beltempo

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